sabato 13 dicembre 2008

INAUGURATA MOSTRA DI LIBRI DI AUTORI CALABRESI O SULLA CALABRIA

Aperta da ieri sino al 18 dicembre, nei locali del Circolo Unione di Catanzaro

CATANZARO – “Questa mostra dimostra quanto sia necessario programmare in città un serio intervento a sostegno della media e piccola editoria, prima ancora di dare spazio ai cosiddetti “grandi eventi” che, seppure importanti, nulla offrono agli autori del territorio”.
Con queste parole l’editore Vincenzo Ursini, ha aperto, nei locali del Circolo Unione di Catanzaro, la prima mostra del libro storico calabrese, promossa dall’Associazione Nuova Accademia dei Bronzi con l’obiettivo “di fare incontrare tutti gli scrittori del territorio per avviare con loro un serio dibattito sulla cultura locale”
“Qui ci sono giovani che di sicuro talento che meriterebbero una maggiore attenzione da parte delle istituzioni pubbliche; giovani che spesso pubblicano opere di grande qualità, frutto di anni di ricerche e di studio, senza ricevere alcun aiuto da chicchessia”.
“Il successo di questa iniziativa – ha aggiunto Ursini - è evidente. Sono, infatti, esposti ben 250 volumi di 228 autori, da noi raccolti nello spazio di pochi giorni. Ciò dimostra che in Calabria esistono centinaia di autori che vogliono far conoscere le loro opere, ma non hanno nessuna occasione pubblica per farlo. Noi in questo senso, ci stiamo sostituendo da anni alle istituzioni, promuovendo ed organizzando numerose iniziative, senza alcun contributo pubblico o privato ma semplicemente impegnando parte dei nostri guadagni”.
Esposte, come dicevamo, opere di carattere storico-locale (“La seta a Catanzaro e Lione” di Angela Rubino; “La decimazione” di Vincenzo Santoro; “Podestà del ventennio fascista nella provincia di Catanzaro” di Caterina Pagano; “Il mondo al femminile nelle Variae di Cassiodoro” di Rossana Cosco; “Calabria esoterica”, di Domenico Rotundo; “Cronaca delle tre Taverne e della Città di Catanzaro” di Domenico Montuoro; “Catanzaro: stradario storico” di Armando Giorno; “Pagine Tavernesi” di Costantino Mustari; “La Massoneria: da all’Oca e alla Graticola di Londra alla Costa dei Gelsomini in Calabria” di Rocco Ritorto; “La Grangia di Montauro e il suo territorio” di Marialetizia Buonfiglio), ma anche ristampe anastatiche di testi ormai quasi introvabili (“‘U Monacheddu” e “Catanzaro d’altri tempi” di Giovanni Patari; “Di alcune antiche pergamene sulla città di Catanzaro” di Cesare Catanzaro; “L’Immacolata in Catanzaro” di Giuseppe Fratea; “Città di Rossano” di Luca De Rosis; “Catanzaro nei secoli XV e XVI” di Gennaro Maria Monti).
Uno spazio importante è stato dedicato anche alle tradizioni popolari (“Era Catanzaro” di Mario Tigani Sava; “Una volta a Catanzaro” e “’A fharza ‘e Carnalevari” di Silvestro Bressi; “Settingiano, tra devozione e folclore” di Vincenzo Padella; “Cellara: il culto e la festa di S. Sebastiano” di Sergio Straface) e alla saggistica (“L’Europa dei socialisti: da Garibaldi all’Unione Europea” di Antonio Landolfi; “L’etica della Scrittura: la legge dello Spirito” di Ignazio Schinella; “L’alta finanza ebraica e le rivoluzioni” di Domenico Rotundo; “La Carboneria in Calabria” di Maria Borello).
Degli autori catanzaresi ci piace segnalare anche i volumi della veterana Angiolina Oliveti (Le rose nel cestino, Storie così…, Segreti e utopie) e quello del giovane Antonio Tinello (Les amis français”), mentre il Gruppo storico Mirabilia è presente alla mostra con un nuovo numero del periodico ‘U Vanderi.
La mostra, aperta sino al 18 dicembre sia di mattina che di pomeriggio, consentirà, quindi, a tanti autori del nostro territorio di entrare a contatto con i loro potenziali lettori.
Libri e arte, insieme, dicevamo. “Perché la letteratura e l’arte viaggiano di pari passo e, spesso, l’una è il compendio dell’altra. Ecco perché abbiamo scelto - spiega ancora Ursini - di abbinare ai libri alcuni “falsi d’autore” realizzati da validi artisti del nostro tempo. Per questo, abbiamo chiesto il supporto del Gruppo “InChiostro”, rappresentato in Calabria da Rossella Cerminara e Luciano Sacco, due giovani lametini che sono ormai punto di riferimento per tutti coloro che amano collezionare “falsi” certificati”.
Tra gli altri sono esposti “falsi” di Leonardo (La dama con l’ermellino), Dalì (Cigni che riflettono elefanti, La persistenza), Picasso (Dora Mar, ritratto), Fede Galizia (Natura morta con pesche), Modigliani (Nudo, Jeanne Hébuterne con cappello), Van Gogh (La stanza), Sconosciuto fiammingo (Natura morta), Claesz P. (Natura morta), Monet (Il Parlamento, La Grenouillére), Klimt (Il Bacio, Signora con cappello e boa di piume, Le amiche, Donna con ventaglio, Danae), Manet (Garofani e clematide in vaso di cristallo), Brueghel (Bouquet), Caravaggio (Bacco), Gauguin (Donna con mango) e Vouet (Vergine con Bambino e la rosa).

Un angolo della prima mostra del libro storico calabrese,
promossa dall’Associazione Nuova Accademia dei Bronzi.

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